sabato 8 marzo 2014

8 MARZO 2014, AUGURI A TUTTE LE DONNE

"Essere donna è cosi affascinante. E' un'avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai."

Oriana Fallaci

Oggi, 8 marzo, come ogni anno, ricorre la giornata internazionale della donna (definita impropriamente festa della donna) per ricordare tutte le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e sia le violenze, i soprusi e le discriminazioni cui esse hanno subito in ogni parte del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909 e in Italia nel 1922.
Una giornata che dove essere un momento di riflessione ma soprattutto di importante valenza politica e sociale. Soprattutto quando viene negato alle donne, come a Milano, città disgraziatamente sotto un governo di sinistra con una giunta che proibisce a queste la possibilità di essere chiamate madri, appellativo scelleratamente sostituito da una banale dicitura quale “genitore 1”. Quale atto, quale abuso più turpe fatto da coloro che si fanno promotori e difensori dei diritti essenziali o che almeno si dichiarano come tali. Altra riflessione che in questo giorno ci possiamo anzi ci dobbiamo porre sono le quote rosa, posti assicurati alle donne nei Consigli di Amministrazione delle aziende quotate e delle società a partecipazione pubblica. Questa legge introdotta per la prima volta in Norvegia, nel 2006, non è un forse un altro modo di discriminare le donne, che sembrano quasi non essere in grado di ritagliarsi il loro spazio, di poter strappare dal predominio maschilista un posto di prestigio da sole con le proprie forze ma costrette a farsi aiutare da una legge apposita? Non è anche questa una forma di sessismo?
Secondo noi, giovani di Forza Italia, queste sono un'oscenità perchè siamo sicuri che le donne, tutte le donne, siano in grado di poter fare ciò che vogliono, di ritagliarsi quindi il posto che più possono ricoprire a seconda dei propri meriti. Che questo 8 marzo sia quindi una giornata che non sia solo un rametto di mimosa ma che sia un momento di riflessione dal quale partire per costruire giorno dopo giorno una società più giusta per le donne.

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